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Startupper per un pelo con Beard Rulez

C’entra perché, se si va oltre la superficie, si può scoprire che una app dedicata al mondo della barba e alla sua filosofia non è dedicata solo a un’utenza maschile, ma anche alle donne che hanno la passione per gli uomini con la barba, appunto. È una delle tante riflessioni che ha fatto Sasà Tomasello, pubblicitario, ex direttore del Gruppo Roncaglia e oggi digital marketing specialist, prima di lanciare Beard Rulez, un marketplace verticale rivolto agli appassionati (e appassionate) di questo mondo.

Nel 2016, il mercato della cosmesi maschile in Italia ha fatturato 44 milioni di euro.

Startupper, il primo passo: l’idea

“La mia idea ha preso spunto da una mia personale passione. Circa un anno fa, ho creato un profilo Instagram, un canale dedicato alla cultura della barba e a tutto il mondo che le ruota intorno: non solo il taglio e la cura personale ma anche abbigliamento, moda, stile, tatuaggi e motori”. In 365 giorni la pagina ha registrato una crescita vertiginosa raggiungendo 12mila follower spontanei. “Allora, dietro alla barba, c’è un mondo”, si è detto Sasà Tomasello. Il passo successivo è stato quello di realizzare uno studio di marketing approfondito con il quale si è reso conto che, effettivamente, c’era l’opportunità per creare una nicchia di mercato specializzata.

Startupper tra community e marketplace

“Ho pensato a una app – prosegue Sasà Tomasello – che sia allo stesso tempo community dedicata agli appassionati e marketplace verticale in grado di mettere in contatto i produttori, le aziende, i professionisti e i potenziali clienti. Il nostro potenziale cliente tipo è chi ama la barba, ma anche il barbiere, l’azienda che produce rasoi, il commerciale delle aziende di cosmetici, il tatuatore, l’amante dei motori, il biker e non solo, senza differenza di sesso e di età”. A fine dicembre è stata lanciata la versione beta dell’app, da gennaio online su Apple Store e Google Play, disponibile quindi per piattaforma Android e iOS. “Ogni utente può inserire l’immagine del proprio prodotto, a cui è collegato un carrello per la vendita e l’acquisto può avvenire tramite piattaforma. Ogni negozio virtuale presente sulla app ha un costo, mentre la compravendita, almeno all’inizio, verrà gestita direttamente dall’utente. Successivamente, ci occuperemo noi anche delle transazioni che comunque rimarranno gratuite per un periodo di tempo iniziale”.

I finanziamenti

Tutto è partito con un autofinanziamento. Oggi la società è costituita come ditta individuale
e con Tomasello collaborano altre due persone, uno sviluppatore e un responsabile comunicazione. “Il prossimo anno – conclude Tomasello – ci dedicheremo anche alla ricerca di finanziamenti, solo investitori privati interessati all’iniziativa. Ci serviranno soprattutto a promuovere l’app che verrà lanciata già in doppia lingua, italiano e inglese. Abbiamo ambassador in Belgio, Francia, Croazia, Serbia e Romania e richieste dagli Stati Uniti e dal Canada”. Già, perché dietro alla barba c’è un mondo. Anche quello delle emoticon. Controllate il vostro cellulare: da qualche giorno è stata inserita anche quella dell’uomo… con la barba.

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