Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Tra il dire e il fare…c’è il Capitale

Avere un’idea di business può essere relativamente semplice. Difficile è sapere come finanziarla. E questo vale anche per il franchising. Tra alcune delle possibilità per reperire il capitale per partire ci sono i contributi finanziari erogati da enti specifici o da intermediari che siano in grado di indirizzarci sulla strada giusta.

 
A fondo perduto o agevolato?
Prima di tutto occorre fare una distinzione tra contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato. Con il primo si intende la possibilità di fruire di un capitale senza dover restituire l’intera somma erogata. Il secondo, invece, consente il rimborso del capitale a costo zero o a un tasso d’interesse particolarmente vantaggioso.

L’imprenditore che intende sviluppare il proprio business attraverso la formula del franchising, e ottenere supporti finanziari per farlo, dovrebbe focalizzare la propria attenzione sui bandi regionali ed europei che possono prevedere entrambe queste forme di contributi. Bisogna però tener presente che il finanziamento a fondo perduto è erogato entro un limite comunitario “de minimis”, che prevede un massimale espresso in percentuale sugli investimenti che sono autorizzati dalla Commissione Europea. A tal proposito è utile consultare il regolamento CE della Commissione n.1998/2006.

Questa tipologia di contributi riguardano spese di investimenti, quali ristrutturazioni di immobili entro determinati limiti (a volte il 10%), spese di acquisto come attrezzature, macchinari e impianti, e spese di gestione dell’attività, come il canone di locazione, il materiali di consumo e le utenze varie. Per avere informazioni sui contributi a fondo perduto è possibile visitare il sito del Ministero dello Sviluppo Economico, rivolgersi alla Camera di Commercio del proprio comune di residenza oppure farsi assistere da un professionista.

La bontà di un progetto, e quindi la sua ammissione al finanziamento, viene valutata sia in termini occupazionali sia in termini strettamente economici. Quello che viene considerato è la sua capacità di generare ricavi capaci di coprire i costi di gestione e ottenere un congruo guadagno che giustifichi l’iniziativa imprenditoriale e la renda più attrattiva di altre forme di investimento alternativo. Per la presentazione del progetto è indispensabile predisporre di un business plan che racchiude informazioni sia finanziarie che economiche.

Il prestito bancario
Un’ulteriore fonte di finanziamento, di accesso non impossibile ma abbastanza arduo, è il prestito bancario. Questo perché finanziare un’idea di business, in particolare quella innovativa, spesso non coincide con la stessa “idea” della banca.

Una caratteristica del prestito bancario è costituita proprio dall’obbligatorietà delle garanzie richieste dall’istituto di credito. Tali garanzie possono provenire sia dal proprio patrimonio (per esempio, un’ipoteca sugli immobili) sia attraverso fideiussione o garanzie tramite il fondo nazionale di garanzia. In genere, chi decide di richiedere un finanziamento bancario deve presentare bilanci, dichiarazioni fiscali, visure camerali, esposizioni bancarie e fatturazioni. Il motivo dell’esibizione di tali documenti è dovuto alla necessità, da parte dell’istituto, di valutare la situazione economica e finanziaria in cui versa l’azienda, le sue capacità ad assolvere impegni di natura finanziaria e la sua posizione in merito alle obbligazioni fiscali in genere.

LEGGI ANCHE

Scarica gratis il Magazine

Grazie per aver scelto di leggere Start Franchising. Se ti interessa il franchising, se vuoi essere aggiornato gratuitamente sulle ultime notizie riguardo al settore e desideri ricevere gratis i prossimi numeri del magazine, iscriviti alla nostra newsletter.

Aspetta! prima di andare....

Hai già scaricato l’ultimo numero di Start Franchising?
Inserisci qui la tua email e ottieni GRATIS la rivista in formato PDF. Inoltre, riceverai le ultime notizie riguardo al settore e i prossimi numeri direttamente sulla tua email.