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Zalando, dallo shopping on-line a quello reale

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MILANO – Zalando, famoso sito online per acquistare capi d’abbigliamento, scarpe e accessori, presto potrebbe abbandonare la sola piattaforma online e aprire dei punti vendita nelle più importanti città europee. David Schneider, co-fondatore di Zalando, al corriere.it ha dichiarato: “Siamo fortemente interessati nel connettere i due mondi. Soprattutto in futuro, l’offline e l’online avranno sempre più concetti in comune. Il nostro interesse è sicuramente quello di trovare format che possano incontrare l’interesse dei consumatori. Per cui abbiamo iniziato ad integrare l’offline, un primo progetto pilota è stato ‘Integrated Commerce’, ossia quello con Adidas a Berlino (città natale del progetto) con cui abbiamo iniziato a connetterci per permettere di far ritirare i prodotti direttamente in negozio. Siamo riusciti a fare una consegna in 25 minuti. L’interesse è quindi quello di utilizzare store esistenti per attivare delle collaborazioni”.

Non si tratterebbe, dunque, di store targati Zalando, ma di collaborazioni con importanti marchi già presenti che permetterebbero ai clienti di ritirare in modo super rapido i prodotti scelti e ordinati sul sito.

Zalando lancia la nuova piattaforma “Collabary”

Oltre al mercato offline, l’interesse dell’azienda continua a svilupparsi su internet, è stata

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appena lanciata una nuova piattaforma “Collabary che riunisce in modo digitale i più importanti marchi di moda e che permette una migliore ricerca online dei prodotti, sia per i produttori che per i consumatori. “La scelta” – dichiara Scheider “serve per monitorare le ricerche online dei clienti, fin’ora controllate da Google Adwords, colpevole , però di dare solo report quantitativi e non qualitativi che sono quelli che più di altri servono a definire strategie efficaci”.

Il mercato cinese non è ancora nell’ottica dell’azienda, puramente mitteleeuropea e che vuole continuare a rivolgersi agli acquirenti del vecchio continente, pieno di sfide da cogliere per l’azienda tedesca che ha visto una redditività in calo nel primo trimestre rispetto alle proiezioni degli analisti. Niente di grave, però, assicurano i proprietari.

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