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Ikea si lascia affascinare dalla stampa 3D

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ROMA – Ikea, la nota azienda svedese specializzata in articoli per la casa, annuncia il lancio della prima collezione stampata in 3D , con “OMEDELBAR”, una mano stilizzata ispirata alla rete che può essere fissata alla parete o utilizzata come supporto decorativo per gioielli. Sarà, dunque, la prima ad azienda utilizzare la stampa 3D  nella produzione di massa, nell’ambito della industria manifatturiera additiva e dell’arredamento. “Abbiamo iniziato questo progetto un anno e mezzo fa, prevedendo il boom della stampa 3D nella produzione di massa. Tradizionalmente la tecnologia è stata usata per prototipazione nelle industrie high-tech o negli stampi utilizzati per i metodi di produzione tradizionali. Ora la stampa  3D comincia ad essere economicamente efficiente nella produzione di massa ed in questo contesto, la mano OMEDELBAR avrà il suo posto nella storia della produzione del design “, ha spiegato Marta Pawlak di Ikea.  “Il segno del boom è ovunque. Mentre la stampa 3D cresce in popolarità, i grandi produttori stanno cominciando a rilasciare tecniche proprie.” –  ha aggiunto Shane Hassett, CEO della società di stampa 3D Wazp  e collaboratore Ikea. L’articolo eccentrico e accattivante è stato prodotto in collaborazione con il designer svedese Bea Åkerlund artista che ha già lavorato con Madonna, Beyoncé, Lady Gaga, Rihanna e altre pop star, con una tecnica del tutto innovativa.

Ikea: il design innovativo per la produzione di massa

Il Nylon 12 è il materiale scelto da Ikea, a causa della sua durata, flessibilità, resistenza chimica, insensibilità alla frattura da stress e alta resistenza alle radiazioni UV, permettendo la

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creazione di un oggetto, difficilmente realizzabile con metodi tradizionali. Tramite una implementazione del classico metodo SLS (Selective Laser Sintering), infatti,  la  stampante con camera chiusa riscaldata a 177 gradi, sintetizzerà la  polvere di nylon strato dopo strato per  circa 40 ore. Dopo la rimozione, il blocco verrà inserito in una scatola di legno sigillata, per permettere all’oggetto creato di raffreddarsi per 24 ore. Tale tecnica consentirà dunque di avviare immediatamente una nuova sessione di stampa anziché lasciare raffreddare la macchina.Varie le ipotesi sulle direzioni che IKEA potrebbe intraprendere nei prossimi anni, dalla realizzazione di oggetti decorativi con poca funzionalità alla creazione disegni più complessi. Il tutto dipenderà dal successo di questo nuovo design e dalla diminuzione dei costi di produzione.

 

 

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