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Google Chrome versus pubblicità invasiva

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Per fare questo, Chrome ha elaborato un sistema di Ad blocking in grado di innescarsi automaticamente quando le pubblicità violano le regole della usabilità della navigazione.

Google Chrome, come funziona il filtro AD block automatico

La nuova estensione disponibile sia su desktop sia su mobile sarà integrata nel filtro di Chrome per arginare il problema della pubblicità invasiva che non rispetta i limiti imposti dalla Coalition for Better Ads. L’organizzazione, che riunisce le principali associazioni commerciali internazionali e le aziende dei media online, è nata con lo scopo di migliorare l’esperienza dei consumatori.Tra i membri dell’organizzazione figurano nomi importanti tra cui proprio quello di Google.

Coalition for better ads, basandosi su ricerche condotte su 25mila consumatori americani ed europei, ha definito i Better Ads Standards, degli standard di qualità per le pubblicità web sia su mobile che su desktop. I ricercatori dell’organizzazione hanno individuato 12 tipi di pubblicità ritenute “disturbanti” per la navigazione degli utenti. Google si premurerà di debellare questo fenomeno operando in maniera diversificata per le adv sul desktop e quelle sul mobile.

Sul desktop saranno bloccati : gli annunci popup, i video a riproduzione automatica, gli annunci con il conto alla rovescia e gli annunci molto grandi.
Per il mobile saranno bloccati: i pop up, gli annunci animati, le adv a grande schermo che impediscono lo scorrimento della pagina, i video con riproduzione automatica con suoni, gli annunci che coprono una densità superiore al 30% dello schermo, le adv che partono col countdown e gli annunci molto grandi.

AD block, cosa significa per l’utente e cosa significa per le aziende?

L’utente potrà decidere liberamente se filtrare o meno le pubblicità inserendo il blocco. In caso scelga di impostare il filtro, vedrà nella barra di chrome il blocco degli annunci,sia su mobile che su desktop, così come già avviene per il blocco dei pop up.

Per quanto riguarda le aziende, Google Chrome, prendendo dei campioni di un tot pagine per ogni sito, farà dei controlli a tappeto in cerca di violazioni dei Better Ads Standards. Il sito sarà valutato e a seconda del numero di pubblicità e del tipo di standard che viola, sarà inserito in una delle seguenti categorie: Passing, Warning o Failing e saranno evidenziate le violazioni degli standard. Una volta risolte queste violazioni, il web master potrà richiedere un’ulteriore valutazione da parte di Google. Bisogna ricordare che in caso di mancato rispetto dei Better Ads Standards, saranno oscurate tutte le adv presenti sul sito! 

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