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3DRap, materializza la tua idea da Avellino nel mondo

3DRap è un sogno che si avvera per Domenico Orsi, 28 anni, ingegnere meccanico di Avellino, incuriosito dalla tecnologia sin da bambino, tanto da sognare di realizzare componenti elettrici e meccanici.

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Qualche anno fa, scoperta la piattaforma Arduino, i suoi sogni sono poi divenuti realtà, ed oggi è CEO e Co-Founder, insieme ai suoi soci, anch’essi avellinesi e giovanissimi, Beniamino Izzo, Antonio De Stefano e Davide Cervone, della StartUp 3DRap.

Domenico, quando è nata 3Drap?

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“Proveniamo dall’ambiente open source di ‘RepRap‘ – da cui prende il nome la nostra società-, un forum mondiale in cui sono contenuti molti progetti omonimi di stampanti 3D auto costruiti. 3DRap nasce nel giugno 2016, ma solo nel novembre dello stesso anno siamo riusciti ad attivare l’ecommerce del sito. Grazie alle nostre competenze (dal disegno 3D alla progettazione, dal dimensionamento allo studio teorico dei componenti) nell’arco di pochi mesi siamo riusciti ad ottenere risultati paragonabili a macchine professionali presenti sul mercato. Tutto il know-how acquisito durante queste sperimentazioni ci ha permesso di progettare da zero e realizzare un’ampia gamma di macchine, che ci hanno consentito di abbattere i costi iniziali di impresa, come ad esempio gli articoli dedicati al mondo del sim racing, ovvero la simulazione di guida online. È un settore dove si simulano gli sport online, tramite gare sponsorizzate dal CONI in Italia, o comunque da altri enti nazionali, che simulano un movimento parallelo agli sport reali. È un mercato molto fiorente che ha raggiunto i 100 miliardi di euro nel mondo con un fatturato annuo che cresce del 10/15%. A Settembre, infatti, è stato inaugurato il primo campionato al mondo F1, interamente organizzato dalla FIA, Federazione Internazionale Automobile. Pian piano abbiamo iniziato a sviluppare una gamma di prodotti, riscuotendo un successo tale da riuscire a spedirli giornalmente in almeno 70 paesi nel mondo.“

 Come e da chi è nata l’idea della startup, quale attività svolge?

“Io ed i miei soci, Beniamino Izzo, Antonio De Stefano e Davide Cervone abbiamo fondato 3DRap dopo esserci conosciuti, qualche anno fa, in ambito medicale per una ricerca sugli strumentali chirurgici ortopedici, scoprendo poi di avere gusti e attitudini complementari. Sfruttando l’idea della produzione seriale nell’ambito delle simulazioni video, abbiamo ideato vari progetti e, quando la consapevolezza è cresciuta, abbiamo deciso di lanciarci in progetti che andassero oltre il leasing. Così è nata POLY, la prima stampante 3D portatile, multifunzione e totalmente biodegradabile anche nell’intelaiatura, successivamente presentata all’evento SMAU di Napoli e poi a Berlino.”

 A che punto siete dello sviluppo

“Ad oggi, 3DRap ha un anno di vita e può già vantare collaborazioni con figure professionali quali designer, artigiani, pool di ricerca in ambito ortopedico e federazioni di stampo nazionale come Federarchitetti, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccole e Medie Imprese e Città della Scienza. Siamo stati selezionati tra migliaia di startup innovative del paese, per esporre i nostri progetti al Technology HUB di Milano, a Smau Napoli, a Smau Berlino, all’Arduino Day, al Futuro Remoto e ai convegni presso il Politecnico di Milano e all’Università degli studi di Salerno. Anche il comune di Mercogliano ed il comitato della ‘We Start Challenge’ ci hanno premiato per aver portato l’Irpinia nel mondo, e così abbiamo ottenuto un’incubazione nell’acceleratore per startup istituito da Città della Scienza. Riusciamo a fatturare abbastanza da poterci auto sostenere e autofinanziare. In effetti amiamo definirci più una ‘società’ che una StartUp, perché votati a fatturare anziché rimanere in fase embrionale.”

Siete alla ricerca di altri finanziamenti?

“Per quanto riguarda POLY, lanceremo una raccolta fondi entro fine Novembre. Il piano di produzione, così come il preventivo, sono pronti, con un business plan abbiamo studiato e completato il prodotto nei minimi dettagli, rendendolo appetibile anche ai bambini, data la sua semplicità.”

In questi giorni siete stati al centro di una vicenda alquanto particolare. Com’è nata l’idea di Naceres2Bicchieri?

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“Non capita così spesso che una città piccola come la nostra, Avellino, venga coinvolta in operazioni di marketing così importanti, con la partecipazione di multinazionali come Ceres, famosa per la propria birra. Ispirandomi al movimento virale con i social da parte dei tifosi, ho pensato ad un oggetto, il dosatore a due beccucci, che permettesse di dimostrare le potenzialità di POLY, nata dalla nostra 3DRap, già coinvolta nella creazione di articoli per alimenti. Sottolineando poi, che riesce in poche ore a materializzare un’idea, siamo riusciti ad ottenere un enorme successo, coinvolgendo molte persone. Il nostro motto è, appunto, ‘materializza la tua idea’.”

Pensate di riuscire a brevettarlo?

“Sì, stiamo cercando di fare di tutto ciò che è in nostro potere per velocizzare l’iter. Nella peggiore delle ipotesi, lanceremo una  campagna di crowfounding per il prodotto. Ad ogni modo, stiamo valutando diverse ipotesi.“

Quali sono i vostri obiettivi di sviluppo a breve e medio termine?

“3DRap fornisce un servizio produzione di piccole serie create ad hoc per il cliente. Abbiamo acquisito esperienza sia in Italia che all’estero, dato l’alto numero di preventivi inviati e, nonostante i limiti che ci siamo resi conto di avere, stiamo cercando di creare metodi alternativi di sviluppo, principalmente biodegradabili con investimenti iniziali bassissimi. Siamo così riusciti a convincere grandi aziende asiatiche a sperimentare i nostri prodotti.”

Domenico, un consiglio per chiunque fosse intenzionato ad intraprendere una strada simile?

“Quel che mi viene da dire è: ‘Siate umili, le idee le hanno in tanti, ma realizzarle in breve tempo ed essere i primi è un rischio. Dovete quindi cercare di creare qualcosa che sia migliore, non solo unico.“

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